Acustico o Elettrificato?
In realtà la risposta è semplice: se dovete bucare il vostro prezioso amichetto per piazzarci un pickup da 3 Euro magari vi direi di aspettare un attimo. A meno che il vostro strumento non costi 5 pippi e in quel caso vabbè… dai… che ti frega, prova.
L’ukulele ha delle sonorità particolari e per riprodurle fedelmente senza troppe alterazioni c’è bisogno di un pickup altrettanto particolare. Il fatto di uscire “elettrificati” comporta sicuramente dei vantaggi: avrete meno disturbi ambientali, volendo potete mettere in piedi un mini rack con compressore, equalizzatore, riverbero, quello che vi pare… Se è per questo ho anche provato a distorcerlo e potete stare sicuri che è di quelle cose che non vi potete permettere a meno che non abbiate un pickup undersaddle o un piezo. Intanto due precisazioni: l’undersaddle è una striscetta che va montata sotto il ponte. E’ un’operazione piuttosto semplice, va infilato proprio lì sotto e poi sta a voi decidere se far passare il filo all’interno della cassa (con conseguente traforo del Monte Bianco) oppure lasciarlo freestyle che scodinzola. Il piezo è uno stetoscopio. LOL. Può essere applicato dove vi pare e cattura i suoni tramite le vibrazioni della cassa.
Il fatto di avere un ukulele amplificato non incide sulla sua lavorazione. Potete amplificare qualsiasi strumento, bisogna solo stare attenti nello scegliere i pezzi con cui amplificarlo. Personalmente mi sento di consigliarvi un piezo… è quello che mi sembra rispetti di più la trasparenza acustica del vostro strumento.
Poi però ci sono altre scuole di pensiero. “Se dobbiamo suonare in acustico che sia acustico!”. Piazzate un microfono panoramico davanti al vostro pupetto e iniziate ad andarci giù duro. In quel caso potete stare sicuri che il suono non verrà alterato in nessun modo. Però ovviamente avendo a che fare con un multi direzionale occhio che rischiate di prendere pure Michelino Birichino che fa casino dietro il microfono.
conconrdo con te, anch’io consiglio sempre di amplificare gli strumenti acustici con un piezo esistono anche dei sistemi che son composti da più piezo che si piazzano al di sotto del ponte. Rispetto ai classici undersaddle rispettano molto di più il suono dello strumento, sono molto meno “plasticosi” e non hanno il classico attacco dei sottosella; inoltre sono molto meno invasivi per lo strumento perchè per montare un sottosella bisogna bucare la tavola la di sotto dell’ossicino invece con i piezo a contatto basta un pò di cianoacrilato (il classico attack) per fissarli.
Ciao, volevo fare una domanda:
Ma l’undersaddle non è anche un piezo? cioè, non contiene dei cristalli piezoelettrici che attraversati da un flusso di corrente (dato da una differenza di potenziale) e deformati dalle onde sonore meccaniche, modificano la differenza di potenziale e quindi il segnale elettrico?
La mia domanda è rivolta alla precisazione che fai sulla differenza tra “undersaddle e piezo”, io ho sempre chiamato undersaddle il piezo a bacchetta e buzzer il piezo tondo e piatto.
si solo che io li ho sempre distinti in questo modo :D
Ah ok, denghiu! ;)
c’è un modo per usare un piezo evitando di attaccarlo allo strumento con la colla o con l’adesivo? :P