Come si legge una tablatura per ukulele

L’articolo è tratto da “No Panic – Metodo completo per imparare a suonare l’ukulele” e viene in aiuto a tutte quelle persone che si domandano cosa vogliano dire quelle quattro linee con i numeretti. Buona lettura!
EDIT: È stato aggiornato il 18 Giugno 2017 con piccole correzioni e l’aggiunta di qualche nozione matematica.

Come leggere una tablatura

Una tablatura è un sistema per scrivere la musica ideato da chitarristi che non richiede necessariamente lo studio del pentagramma. E’ basato su numeri e righi che rappresentano rispettivamente i tasti e le corde da premere.

Vediamolo nel dettaglio, cercherò di limitare i termini tecnici e di andare dritto al sodo:

Come leggere una tablatura per ukulele

In questo caso la tablatura, o più comunemente tab, è scritta sotto al tradizionale pentagramma. Tenendo a mente i quarti specificati all’inizio che stabiliscono l’andamento ritmico, dovremmo riempire ogni battuta con 4/4 di “roba”, note o pause, assicurandoci che non ci siano buchi.

Il rigo inferiore corrisponde alla quarta corda di un ukulele e così via fino al La, la corda n.1. Immagina un ukulele poggiato in orizzontale con la paletta a sinistra e leggerla ti sembrerà ancora più semplice.

Analizziamo ora le battute ed iniziamo a dare un nome a quei matti pallini. Conoscere un minimo di teoria musicale e matematica di certo non ti rovinerà la vita. A tale proposito…

Rinfreschiamoci la memoria

… E ripassiamo un po’ di matematica perché quando si tratta di saper leggere la musica, conoscere le frazioni è fondamentale e ti stupirebbe sapere che alla domanda “quanto fa 1/4 + 1/4?” metà dei miei alunni cadono rovinosamente. Non mi dilungherò nel pappone che troveresti sui libri scolastici o su wikipedia e mi limiterò alle nozioni che ti torneranno utili. Anche perché parliamoci chiaro: in matematica non sono mai stato una spada.
Quando due frazioni hanno il denominatore uguale (per capirci, il numero sotto la stanghetta che gli antichi eruditi di Westeros chiamano “linea del fratto”), il risultato si ottiene sommando i numeratori (il numero sopra la stanghetta) sopra il denominatore comune.

Esempio: 1/4 + 1/4 = 2/4
Volendo, puoi pensarla anche in questo modo… (1+1)/4 = 2/4

Quando hai a che fare con due note da 1/8 il risultato sarà 2/8. A questo punto, per semplificare la frazione e calcolarla all’interno della tua battuta in quarti, la dividi per il Massimo Comune Divisore e hai risolto.

Esempio: 1/8 + 1/8 = 2/8 
Semplifichiamo… 2/8 / 2 = 1/4

Il Massimo Comune Divisore in termini spiccioli è il numero più grande all’interno della frazione che può dividere tutti e due i numeri che la compongono, dando come risultato un numero intero.
Nell’esempio che ti ho appena proposto, il MCD è il 2 (ti vuoi mettere a dividere il 2 per 8?).

OCCHIO: quei due numeri scritti all’inizio di ogni pentagramma, il metro che stabilisce l’andamento ritmico dell’arrangiamento, li trattiamo come se fossero una frazione ma in realtà… non lo sono perché se guardi bene manca la stanghetta, perdonami ma chiamarla linea del fratto mi fa sanguinare gli occhi. Li chiamiamo molto banalmente numero superiore e inferiore.


Cominciamo subito col dire che se una nota dura 1/4… dura 1/4! Non esiste che pizzichi la corda e la rilasci a caso perché ogni suono ha una durata ben precisa stabilita dal valore della nota.

Riprendiamo l’esempio all’inizio della pagina e analizziamo il contenuto delle battute. La prima è composta da 4 semiminime. Ogni semiminima dura 1/4 quindi capisci da solo che per completare la misura con questo tipo di nota ce ne serviranno altre tre. La seconda battuta invece è composta esclusivamente da crome. Ognuna dura la metà di una semiminima quindi 1/8. All’interno della seconda battuta riusciamo a piazzarne il doppio, esattamente 8 crome, che per convenzione possono venire unite fra loro con una stanghetta quando si trovano una accanto all’altra. Nella terza battuta continuiamo a dividere i valori e ci troviamo davanti a 16 semicrome, il doppio delle crome proprio perché ciascuna dura 1/16.

Queste battute non contengono errori perché soddisfano il requisito iniziale: riempire ogni misura con il valore numerico riportato all’inizio.

Come leggere una tablatura per ukulele

Ovviamente possiamo creare strutture più complesse scrivendo le nostre battute con note dal valore differente. Basta tenere a mente quelle semplici regole matematiche che ti accennavo all’inizio per cui per riempire 1/4 servono due note da 1/8 e così via.

Nell’esempio riportato qui sopra introduciamo le pause, quei momenti di silenzio all’interno di una frase musicale che reputo importanti tanto quanto una nota. Nella prima battuta, se abbiamo contato bene avanzano 2/4. Ho scelto di riempirli con la pausa relativa alla minima, la nota dal valore corrispondente. Nella seconda abbiamo prima una pausa da 1/8 e poi una da 1/16, nella terza invece troviamo la pausa da 1/4 relativa alla semiminima.

Come leggere una tablatura per ukulele

In quest’ultimo esempio invece, vediamo come affrontare le note disposte parallelamente. Nella prima battuta inizieremo a suonare il secondo tasto sulla quarta corda insieme al primo tasto sulla seconda. Detto in altre parole, abbiamo davanti un bicordo, molto comune in una tablatura di fingerpicking.
Un altro concetto da chiarire sono le legature di valore. A volte abbiamo l’esigenza di anticipare una nota oppure di allungarne un po’ la durata. Guardando il pentagramma, le incontriamo nella seconda battuta con due crome legate fra loro da un piccolo “elastico”. Quando si trovano alla stessa altezza delle prime, non vanno mai suonate. In questo caso, la croma si protrarrà anche per la durata della nota successiva. Per concludere, nella terza battuta forse ti starai domandando perché quei gruppi di semicrome non sono stati uniti tutti insieme sotto un’unica doppia stanghetta ma a gruppi di quattro. Il motivo è da ricercarsi nella facilità di lettura, per evitare di complicarti la vita e ricordarti il metro stabilito all’inizio del pentagramma,

In definitiva, leggere una tablatura può risultare un po’ rognoso agli inizi ma ti assicuro che con un po’ di pratica diventa abbastanza intuitivo e molto più rapido!

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