Tutelare qualcosa (innanzitutto dalla SIAE) è possibile

Intendiamoci: non è che io ce l’abbia particolarmente con le società che gestiscono i diritti d’autore. Ok, alla base mi sembra una forzatura perché nell’istante in cui realizzi un’opera, di fatto l’opera intellettuale è tua. Mi scoccia pensare che in un mondo in mano ai furbi, si debba ricorrere alle leggi per stabilirne la paternità ma vabbè… in effetti ne sogno uno pieno di coniglietti colorati che saltellano per strada.

Il fatto è che la SIAE ha dei costi di gestione che magari potevano essere sostenibili anni addietro mentre oggi, restando indietro sulle nuove tecnologie, fa difficoltà. La quota annuale è stata alzata, idem l’iscrizione e per il deposito delle opere non ne parliamo: siamo ai livelli dei plichi spediti sul dorso di un somarello.

Ma il punto non è tanto sbeffeggiare la SIAE quanto illuminare sul fatto che una tutela alternativa delle proprie opere non solo è possibile e assolutamente legale ma è ormai diventata l’unica strada percorribile per chi non ha dietro le migliaia di euro in royalties.

Copyzero Online per la tutela del diritto d’autore

Nasce un paio d’anni fa il Movimento Costozero, la prima associazione per la gratuità del diritto alla comunicazione nel pieno rispetto della legge e del diritto a tutelare le proprie opere, difficilmente applicabile quando l’iscrizione ad una società preposta allo scopo viene vincolata ad un versamento in denaro più vicino ai 100 Euro che ai 10.
L’iscrizione a Costozero è completamente gratuita e solo nel momento in cui si sceglie di utilizzare i servizi di Copyzero online, viene richiesta una donazione a discrezione dell’associato non inferiore a 5 Euro (nel mio caso, ho donato 10 Euro).

È tutto abbastanza semplice: scarichi un modulo, firmi e invii per l’iscrizione mentre per la tutela spedisci un archivio zippato in attesa che ti venga apposta una marca temporale emessa dall’ente accreditato.

Diritti di riproduzione all’estero

Nel mio caso c’è la BMI che gestisce e colleziona le royalties in giro per il mondo, dal web alle radio locali. L’unico inconveniente è che appena ricevuta la segnalazione, viene girata in Italia alla SIAE che verifica e rispedisce al mittente la somma percepita. Per questo passaggio in più ci tocca aspettare un trimestre di troppo ma se ti fermi un attimo a riflettere, non è niente di così drammatico.

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